Ci sono ancora molte malattie di cui si parla poco, soprattutto per senso di vergogna e omertà. L’Alfabeto della Mente è differente, in questa rubrica ho scelto di gettare semi per sensibilizzare le persone anche su argomenti “scomodi”; infatti la racconto descrivendola come la mia idea di volontariato: aiuto ad allenare la consapevolezza di come strategie diverse da quelle già messe in pratica possano migliorare il nostro benessere e perché no quello di chi ci circonda.
L’argomento di oggi, è “scomodissimo”, I come INFERTILITA’, che parola difficile da digerire, un lutto vero e proprio al quale si lega spesso senso di vergona e impotenza.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera l’infertilità una patologia e la definisce come l’assenza di concepimento dopo 12/24 mesi di regolari rapporti sessuali mirati non protetti. L’infertilità in Italia riguarda circa il 15% delle coppie mentre, nel mondo, circa il 10-12%. Questa patologia può riguardare l’uomo, la donna o entrambi (infertilità di coppia). Può anche però accadere che vi sia un’impossibilità per quella particolare unione tra individui di concepire la vita.
Le cause dell’infertilità sono molteplici e non affronteremo qui l’argomento ma ci occuperemo di strategie per combattere la vergogna dell’infertilità.
Queste righe vogliono essere utili per:
i medici, per gestire la comunicazione in modo “empatico”;Una delle competenze richieste ad ogni persona che soffre di qualsiasi malattia è la pazienza, non certamente la vergogna: la pazienza di accettare, di attendere e comprendere fin dove si può.
Come si fa ad essere pazienti? Come potete alleggerire la vostra vita in questo momento così incerto sul futuro? Purtroppo la felicità non esclude il dolore come la vita non ci preserva da nessun lutto. Esistono però piccole strategie di supporto:
Se potete scegliete un buon centro non solo in termini di risultati scientifici ma dove i medici siano “empatici” nella comunicazione, dove potete affidare anche il vostro senso di inadeguatezza, dove potete fare domande e ricevere risposte non solo supponenza di dati. Voi non siete un numero siete persone.Ricordatevi che OMS considera benessere lo stato di omeostati psicofisica, un paziente “non sano fisicamente” è ferito anche nella sua parte più intima. Frequentate corsi dove poter apprendere modalità di comunicazione efficaci ma empatiche, laddove non foste interessati avvaletevi nel vostro team di uno psicologo che vi supporti nelle pratiche con i pazienti.
Mi occupo di Coaching Psicologico in supporto a coppie con problematiche di infertilità, conosco l’argomento anche di persona, se l’articolo ti è piaciuto metti un cuore, se vuoi saperne di più del mio metodo, prenota una consulenza gratuita.